12° - Palas de Rei - Santiago de Compostela




12°giorno
07.08.10 sab
Da Palas de Rei
a Santiago de Compostela

distanza km
ascesa tot. m
tempo pedalata
vel. media
difficoltà
tappa
70,4
1.338
05:49
13,25
2 su 5
progressivo
838,5
15.015
68:31
13,43
Note
Tappa molto ondulata ma con tendenza in leggera discesa. Si passa infatti da quota 550 metri di Palas de Rei ai 250 circa di Santiago de Compostela.

La tappa più felice perché finalmente la meta è raggiunta.

Ma contemporaneamente la più triste perché oggi finisce il “sogno”.




Si parte tutti insieme, poi mi stacco ancora una volta dal gruppo con l'intesa di ritrovarci più tardi, prima di entrare a Santiago.

La meta si fa vicina. Ma la strada non accenna a dare tregua. Le asperità del terreno mettono a dura prova la fantasia. E le gambe.


Il sentiero oggi, specie negli ulti­mi 30 km, è così affollato che la campagna e il bosco risuonano delle voci dei pellegrini che sem­brano non seguire il percorso ma piuttosto segnarlo con le loro figure che avanzano in carova­na, chi a piedi, chi in bici.
L'andare per il sentiero è mille volte più “più” della carretera. Al­cune emozioni si possono fer­mare con una foto o un filmato, altre possono essere vissute solo in quel momento: verso metà mattinata, all'uscita da Melide ho attraversato un bosco di euca­lipti e felci dal profumo inebriante. Un'esperienza di pochi minuti che purtroppo nessuna tec­nologia è in grado di ripro­durre a piaci­mento.

Nei pressi di Melide. Sentiero nel bosco. Riuscite a sentire il profumo degli eucalipti? No? Andate a deliziarvene sul posto!


La stele "illusoria". Mancano ancora quindici chilometri.



Sono quasi le cinque del po­meriggio quando imboc­co la pista sterrata che costeggia l'au­tostrada verso Santiago.

La stele in altorilievo raffigurante i simboli della conchiglia, il bordone, e la scritta “Santiago” mi confonde un po': secondo i miei conti (e quelli dell'amico Garmin) la meta dovrebbe distare ancora una quindicina di chilometri.

E in effetti, così è.






Dopo poche centinaia di metri la pista sterrata si discosta dall'autostrada e si collega ad una vecchia e stretta carrettera che ormai è diventata appannaggio esclusivo dei pellegrini. Dopo aver attraversato la zona limitrofa all'aeroporto, sorvolata dagli aerei in partenza e in arrivo, sono ormai in vista del Monte do Gozo.
Poco prima delle sei, proprio mentre mi accosto al monumento in bronzo e acciaio di Monte do Gozo, scorgo i miei sette amici che stanno appena scendendo di sella. Ogni reincontro è una festa. Ci scambiamo qualche impressione sulla tappa, ci rifocilliamo e riposiamo qualche minuto. Questa è l'ultima occasione per appartarci ognuno con i suoi pensieri mentre scrutiamo l'orizzonte a valle. Ormai è fatta! Da qui si vedono le guglie più alte delle chiese di Santiago. Pochi chilometri di discesa e raggiungeremo la meta che fino a pochi giorni fa pareva irraggiungibile. Ma l'euforia con cui scattiamo qualche foto ai piedi del monumento prima di ripartire, è solo il tentativo malriuscito di mascherare il dispiacere della fine prossima di una storia indimenticabile.
Si và.
Ci siamo tutti.
Bernat, il leader. Javi, il saggio. Josè, il gregario. Rafa, l'artista. Salva, il reporter. Sifre, el chico. Voro, l'atleta. … e Marco, l'Italiano.

Santiago de Compostela. Praza de Obradoiro. Sette peregrinos valencianos e un pellegrino nuorese.


Siamo arrivati!!! Verso le sei e mezza siamo entrati compatti e radiosi a Santiago de Compostela. Per la verità non con lo spirito dei pellegrini, ma piuttosto con quello goliardico di un gruppo di amici un po' scanzonato.

Santiago de Compostela. La cattedrale.


Abbiamo festeggiato con lazzi e abbracci davanti alla cattedrale immortalando il momento e rendendo partecipi per telefono i nostri cari senza riuscire a trattenere la commozione. Comunque queste pagine devono essere e restano solo un promemoria tecnico-cronologico; la parte spirituale, anche con la scarsa memoria che mi ritrovo, resterà solo nel mio cuore. Indelebile fino a che il tempo vorrà.
Sono partito da casa per questo ...viaggio... perché... non so. Forse perché dovevo, ma l'ho scoperto solo adesso. Non sono partito per fare un pellegrinaggio, ma da quando ho iniziato ad allontanarmi da casa, lo è diventato. E nel mio spirito spero che non finisca mai.
Spero un giorno di poter ripercorrere lo stesso Camino con la gioia della mia vita. Barbara.


7 commenti:

  1. stupendo, l'anno scorso l'abbiamo fatto anche io e mio marito, 10 giorni in bici.. è stato difficile ma magnifico!
    Complimenti anche a te!
    Maria
    25/07/2012

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    1. Complimenti per la sgroppata!
      A parte il tempo impiegato... Il mio sogno!... Poterlo ripercorrere con la mia dolce metà. Se per caso avete scritto un diario o dei semplici appunti, li leggerei con tanto piacere. Nel caso, potete fornirmi l'indirizzo web e col vostro consenso potrei pubblicarlo nella sezione "Links".
      ¡Ultreya!

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    2. Ciao, si abbiamo scritto qualcosa, ordino un po' gli appunti e poi te li invio.. grazie!
      Maria

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  2. COmplimenti! Anch'io sono reduce da un Cammino, l'anno scorso ad agosto, e l'esperianza è stata sicuramente positiva ma soddisfacente!

    Graziano Venturini

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    1. Ciao Graziano,
      e grazie per il commento.
      Come per Maria, invito anche te, se ne avessi piacere, a condividere (il più bel verbo del Camino) testimonianze della tua esperienza o se già pubblicate, a farmi avere il link per inserirlo in questo blog.
      ¡Ultreya!

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  3. Ciao,
    come si può tornare da santiago a roncisvalle/bayonne con i mezzi pubblici con bici al seguito? grazie infinite!

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    1. Santiago è collegata quotidianamente ad Irun con 2 corse di autobus della ALSA.
      Sul sito ALSA puoi trovare anche l'itinerario e informazioni specifiche per i pellegrini e per chi deve traportare la bici.
      Le due corse quotidiane con partenze la mattina verso le 8 e il pomeriggio verso le 18 durano circa 14 ore la diurna e circa 13 ore la notturna. Io ho fatto la notturna che mi ha permesso di riposarmi un po' durante il viaggio e di risparmiare mezza giornata "utile", ma con la diurna probabilmente ci si distrae di più e il tempo passa prima.
      Il prezzo del biglietto dovrebbe essere di circa 60 euro più una decina di euro di sovrapprezzo per la bici. Se vuoi trasportare la bici in autobus ti consiglio di prenotare il giorno prima o di recarti in autostazione per tempo: caricano solo 4 bici su ogni pullman (anche se in periodi di grande affluenza vengono messi a disposizione due pullman per ogni corsa), e devi prima staccare le borse, smontare la ruota anteriore e fissarla al telaio, ruotare il manubrio e imballare il tutto.
      Arrivato a Irun puoi rimontare la bici e in pochi minuti passando il confine sul Rio Bidassoa recarti alla stazione ferrovia di Hendaye (praticamente attaccata a Irun) per prendere il treno per Bayonne e da li il trenino per Saint-Jean-Pied-de-Port. Credo di ricordare che su queste due tratte in treno la bici possa viaggiare montata e senza imballo.
      Link utili:
      www.alsa.es
      https://www.alsa.es/servicios/xacobeo/?searchType=buscadorXacobeo

      ¡Ultreya!

      Elimina

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